Quello delle vene varicose è un disturbo piuttosto comune, soprattutto tra la popolazione femminile occidentale. Si tratta di una dilatazione delle vene che interessa in particolare gli arti inferiori e che può dipendere da diversi fattori tra cui alterazioni congenite, obesità e sedentarietà. Se invece le dilatazioni sono relative a piccoli vasi si parla di teleangectasie. Sono i cosiddetti “capillari”.
Ma come comportarsi se si soffre di vene varicose? Humanitas Research Hospital ha dato delle risposte alle domande più frequenti relative a questo argomento. A rispondere ai quesiti, attraverso una diretta su Facebook, sono stati Marco Bianchi, divulgatore scientifico della Fondazione Veronesi, ed Elisa Casabianca, angiologa e chirurgo vascolare in Humanitas. Sul sito dell’Istituto di ricerca è riportato un articolo per fare il punto sull’argomento. Ricordando che la prima cosa da fare è rivolgersi ad un esperto (angiologo) che valuti l’entità del problema.
Uno dei quesiti più frequenti riguarda l’uso di calze o leggings elastocompressivi. Ad essere più efficaci sono appunto le calze elastocompressive. Queste dovrebbero essere utilizzate in maniera continua. Per chi si preoccupa dell’aspetto estetico, ricordiamo che la dottoressa Casabianca chiarisce nella diretta Facebook che “non si tratta delle calze della nonna. Ci sono calze molto belle”. I leggings comunque “possono essere un’alternativa quando proprio non si riesce a tollerare la calza elastica tradizionale, come spesso accade durante l’estate”, si legge nell’articolo di Humanitas Research Hospital.
A proposito d’estate: come comportarsi in caso di esposizione al sole? Bisogna dire che “non è la luce del sole a essere dannosa per le nostre vene, ma il calore prolungato”. Ecco perché è molto importante bagnare molto spesso le gambe ricordando che il massaggio effettuato dall’acqua del mare è benefico perché favorisce il circolo linfatico. Inoltre “passeggiare a piedi nudi sui sassi – spiega la dottoressa – effettua un massaggio sulla pianta dei piedi che è il cuore del circolo delle gambe.”
A noi che piacciono i viaggi, non può non interessarci poi il modo in cui comportarsi quando ci si sposta e il tragitto dura per molte ore. In queste situazioni infatti “è estremamente frequente ritrovarsi con gambe dolenti e caviglie gonfie. – si legge su Humanitas – Per evitare o limitare questi fastidi, è opportuno ridurre quanto più possibile il tempo di immobilità, cercando, quando si riesce, di fare qualche passo e cambiare spesso la posizione.” I viaggi sono i momenti in cui è ancora più importante utilizzare le calze elastocompressive.
“Quali alimenti prediligere?”, chiede poi un utente durante la diretta Facebook. “Alimentazione corretta ed equilibrata, ricca di liquidi è essenziale. – risponde Marco Bianchi – Il mondo di antiociani, antiocianine, polifenoli presenti in frutti rossi e tutto ciò che è violaceo e rosso, è sicuramente un aiuto.” Lo conferma la dottoressa Casabianca che consiglia a tal proposito il succo di mirtillo. “Senza zuccheri aggiunti”, raccomanda Bianchi.
Gli esperti affrontano anche il problema dei capillari e delle gambe dolenti. Nel caso di capillari evidenti (le teleangectasie) questi “possono essere la spia di un’insufficienza venosa superficiale, come possono essere invece delle caratteristiche proprie della pelle. Quindi come prima cosa è necessario escludere la presenza di un reflusso safenico, che nel caso presente, va trattato prima di agire sulle teleangectasie.” Quanto invece ai crampi questi possono essere dovuti a diversi fattori, “molto spesso banali come delle lievi carenze alimentari, disidratazione, farmaci. Possono essere anche dovuti a insufficienza venosa, specie se notturni e accompagnati da presenza di varici alle gambe”. Tuttavia è sempre indispensabile consultare uno specialista, anche per valutare che non si tratti di un problema più serio come occlusioni arteriose.
Gli esperti parlano anche dei trattamenti di chirurgia a laser o radiofrequenza. Per saperne di più, guardate la diretta di Humanitas Research Hospital.