Avete mai sentito parlare di ecoturismo? Questo termine, coniato da Hector Ceballos-Lascurain, un architetto messicano, indica la tendenza a viaggiare in maniera responsabile, nel rispetto delle comunità locali e del loro habitat. Questo anche in un’ottica di sostenibilità ambientale che consenta alle generazioni future di poter usufruire (altrettanto responsabilmente) delle ricchezze territoriali di cui disponiamo. Dunque ecoturismo vuol dire “viaggiare in modo solidale ed ecologico”.
Ebbene, la buona notizia è che un italiano su due preferisce l’ecoturismo. Il 57% dei nostri connazionali, infatti, si dedica ad escursioni che consentano di esplorare le aree protette grazie al supporto di guide specializzate e il 47% pratica attività all’aria aperta durante le vacanze. Molta attenzione è prestata anche allo sviluppo dell’economia locale e dell’ambiente: il 54% degli italiani preferisce consumare prodotti locali a km zero, il 43% acquista souvenir artigianali del posto, e nel 55% dei casi si tende ad utilizzare i mezzi di trasporto pubblici piuttosto che l’automobile.
A prestare maggiore cura all’ambiente durante le vacanze sono soprattutto le persone con un livello di istruzione medio alto (71%) e per lo più provenienti dalle grande città: Milano, Roma, Bologna, Firenze, Torino. Anche l’età fa la differenza: optano per l’ecoturismo in particolare gli under 30 (58%), seguiti dagli adulti tra i 31 e i 50 anni (52%) ed infine dagli over 50 (34%).
Dove vanno gli ecoturisti? In Italia la Sardegna si distingue come meta sostenibile (secondo quanto riconosciuto dalla Commissione Europea) ed in quanto tale è preferita dal 38% degli italiani, seguita da Puglia (34%) con i parchi del Gargano e delle Murge e dal Trentino Alto Adige con le Dolomiti oggi patrimonio UNESCO. Ma sono mete per ecoturisti anche la Sicilia (29%) che vanta il Parco Naturale Regionale dell’Etna ed infine le Marche e l’Umbria (27%) dove è possibile scoprire il Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Ricordate però che per essere un ecoturista consapevole è importante adottare una serie di atteggiamenti, gli stessi che dovrebbero accompagnarci quotidianamente, non solo in vacanza. Qualche esempio? Se la città in cui soggiornate fa una raccolta differenziata diversa da quella della vostra, bisogna adattarsi e rispettarla. Anche la scelta del cibo è importante: sì a prodotti locali acquistati direttamente dal produttore e a ristoranti che hanno un menu con ingredienti locali.
Se volete un aiuto in più, la tecnologia fa la sua parte: vi sono infatti molte applicazioni eco-friendly come quelle che monitorano i livelli di emissione di CO2 dei veicoli durante il viaggio, oppure verificano i percorsi più sostenibili o, ancora, trovano per voi le attività sostenibili nei paraggi.