Cibo e abbondanza. Abbondanza e spreco. Un tema che nel periodo natalizio si fa più forte. Ogni anno, nell’UE vengono buttati circa 88 tonnellate di cibo. Per rendere meglio l’idea, si tratta di 173 Kg a persona. In percentuale, il 20% di tutta la produzione di alimenti Europea. Un danno che si riflette in termini economici: si perdono infatti 143 miliardi di euro. Uno spreco che avviene a livello commerciale sì, ma soprattutto nelle mura domestiche: circa i due terzi degli alimenti li buttiamo noi nelle nostre case. Il danno? 98 miliardi di euro.
Se restringiamo il campo all’Italia, secondo l’Osservatorio Waste Watcher, di Last Minute Market, l’1% del Pil si traduce in spreco alimentare. Poco, vien da pensare. Invece no, si tratta di ben 16 miliardi di euro. E parliamo di cibo buono. Gli italiani buttano ogni anno 169 Kg a persona, meno della media europea ma comunque molto.
I dati sono calcolati in maniera scientifica. Non si tratta di dati percettivi, quindi, bensì reali. Il sistema di calcolo verrà adottato anche per il monitoraggio del 2017, che partirà il 23 gennaio. Un esperimento lanciato dalla campagna Spreco Zero, grazie ad Andrea Segrè e facente parte del progetto Reduce promosso da Ministero dell’Ambiente e Università di Bologna – Distal, con l’Osservatorio Waste Watcher. Per una settimana 400 famiglie italiane si sottoporranno ad un test dettagliato finalizzato al calcolo reale degli sprechi alimentari, al fine di avere dati scientificamente quantificati.
Il dato confortante arriva da una maggiore consapevolezza e attenzione verso il problema rispetto agli scorsi anni, soprattutto relativamente agli sprechi fatti sotto le feste. Secondo un sondaggio di Waste Watcher la popolazione italiana crede che i maggiori sprechi siano relativi ai soldi (44%) e al cibo (42%). E ad oggi il 45% dei nostri connazionali percepisce quello degli sprechi alimentari come un vero problema, di cui siamo responsabili tutti.
Ognuno di noi deve contribuire nel proprio piccolo a ridurre gli sprechi. Come? Pianificando bene la spesa e comprando i quantitativi realmente necessarie. Prestate sempre attenzione alle date di scadenza. Può essere utile, a tal proposito, porre avanti, in frigo e in dispensa, i prodotti con la scadenza più vicina. Se sappiamo che non consumiamo un cibo, congeliamolo per mangiarlo successivamente. Ed infine gestite gli avanzi per mangiarli nei giorni successivi: quando dovete cucinare, prima di decidere cosa preparare, controllate che non ci sia qualcosa da dover consumare. E insegnate anche ai vostri figli a non sprecare!