Il riso basmati è una varietà di riso ben distinguibile per via del suo chicco lungo e sottile. Si tratta di una varietà proveniente dal Pakistan e dall’India. Ma in cosa è diverso dal più comune riso? E quando prediligerlo?
Dal punto di vista calorico il riso basmati non differisce molto da quello comune: 100 grammi di prodotto contengono 342 Kcal circa. A fare la differenza invece è l’indice glicemico. Il riso basmati infatti ha un indice glicemico di 57, a differenza del comune riso il cui valore si attesta sull’89. Considerate che l’indice glicemico è considerato elevato sopra i 70 e basso sotto i 55. Ecco perché questo riso, a parità di dose, è da preferire in caso si soffra di glicemia alta.
Inoltre questa varietà è più digeribile perché contiene amilosio, un amido la cui assimilazione avviene a circa due ore dal momento in cui il cibo viene masticato.
Un altro vantaggio del riso basmati risiede nel sapore: è infatti particolarmente gustoso anche da scondito e si presta preparazioni leggere perché si accosta molto bene con i secondi come il pollo o la carne arrostita, le verdure cotte al vapore o anch’esse arrostite, e il legumi. È insomma una buona fonte di carboidrati che consente di fare piatti saporiti senza ricorrere a preparazioni eleborate o eccessivamente condite.
Un buon pranzo, ad esempio è rappresentato da 70 grammi di riso, cui accostare una porzione di verdura (circa 150-200 grammi) ed eventualmente, in base al tipo di regime da adottare, un secondo di carne, oppure tonno al naturale.
Quanto alla sua preparazione, il riso basmati si può cucinare facendolo semplicemente bollire in acqua leggermente salata, ma per una cottura ottimale la ricetta originale prevede che venga tenuto in ammollo per circa 20-30 minuti, poi scolato, infine ricoperto d’acqua e fatto cuocere coperto a fuoco basso e soprattutto senza mescolare, fino a che l’acqua non viene assorbita. Una volta spento lasciate riposare 5 minuti e solo allora deve sgranate con una forchetta. È importante fare molta attenzione alla quantità di acqua che deve essere sufficiente affinché il riso posso cucinarsi nel temo previsto che in genere varia di 10 ai 15 minuti (guardate sulla confezione) ma non in eccesso perchè si deve assorbire completamente. Orientativamente l’acqua necessaria deve avere il doppio del peso del riso.
Condite con un filo d’olio e/o accostato agli alimenti che preferite!
Per un impiattamento chic potete mettere il riso in uno stampo da tortini monoporzioni e una volta freddato capovolgerlo al centro del piatto. Prezzemolo, un filo d’olio e accostate verdure…che danno anche colore alla pietanza!