Di recente si sta diffondendo, soprattutto in America, un regime dietetico che prende il nome di Paleo-dieta. Come si intuisce dal nome, questo stile alimentare ha a che fare con l’Età della pietra, ed infatti riprende alcuni aspetti dell’alimentazione dei nostri antenati.
La Paleodieta viene presentata al pubblico nel 2010, con il libro The New Evolution Diet, Cosa possono insegnarci i nostri antenati del Paleolitico sulla perdita di peso, sul fitness e sull’invecchiamento, di Arthur De Vany. Egli sostiene che «Siamo programmati per mangiare quello che possiamo prendere dalla terra e dal mare» e che « il nostro organismo, a livello genetico, è mal equipaggiato per affrontare le calorie provenienti da zuccheri o grassi rari in natura. Per recuperare linea e salute, dobbiamo diventare una sorta di uomo delle caverne del ventunesimo secolo».
Bisogna, secondo lui, prendere esempio dai nostri antenati che si nutrivano dei prodotti della terra e del mare, senza consumare troppi grassi né tantomeno zuccheri. Questo faceva sì, secondo il professor De Vany, che gli uomini dell’età della pietra fossero in forma e privi di grasso in eccesso e dunque senza problemi di sovrappeso.
Il cambiamento (in negativo) si ebbe nel XX secolo, quando vennero introdotti nelle diete zuccheri semplici, nonché grassi trans e additivi, tutti prodotti non reperibili in natura. Inoltre è diminuito l’introito di sali minerali e vitamine. E questo è un dato certo: secondo quanto stiamato dall’ultimo Salone dell’alimentazione naturale, (SANA) negli ultimi 20 anni, i micronutrienti contenuti negli alimenti, a parità di Kcal, si è ridotto di ben il 50%.
Dunque la Paleodieta ripropone un ritorno alle origini. Come fare?
Innanzitutto prediligere prodotti naturali, verdure, pesce che non subiscano trasformazioni né siano soggetti ad aggiunte, e meglio ancora se a chilometro zero.
TUTTI I GIORNI bisogna consumare frutta e verdura sia cruda e cotta, (ma assolutamente non in scatola né precotte), frutta secca come noci e mandorle, bere acqua ma anche tisane e the e utilizzare quotidianamente olio di oliva come condimento. La quantità è di 2 o 3 cucchiai.
Ci sono poi cibi da consumare CON UNA CERTA FREQUENZA DURANTE LA SETTIMANA: 4 volte la settimana il pesce, 3 volte invece la carne magra, come il pollo, il tacchino e il coniglio, ma anche le carni magre di vitello e maiale. Sì anche alle uova: da 3 a 5 la settimana. 1 o 2 bicchieri di vino nei 7 giorni sono consigliati. Sono ammessi riso, lenticchie e patate 3 volte a settimana, dei formaggi solo quello di pecora o lo yogurt, non più di 3 volte mentre degli zuccheri è concesso solo il miele (3 cucchiai nei 7 giorni).
DA EVITARE invece pane, cronflakes, biscotti, cibi pronti in scatola, gelati, zuccheri, pasta, formaggi ad eccezione dei su citati, cibi fritti, burro, margarina, affettati e salumi, merendine e snack.
Inoltre il prof De Vany fornisce 4 regole per perdere peso:
- Ogni settimana fare un giorno di vegetarianesimo totale.
- Saltare una cena a settimana,
- 15 minuti prima di sedersi per il pranzo o la cena, bere un bicchiere d ‘acqua per placare la fame
- Dopo un pasto eccezionalmente abbondante, compensare il quello seguente consumando sola verdura.
Inoltre importantissima l’attività fisica: nel Paleolitico non facevano jogging ma non si può certo dire che stessero fermi seduti alla scrivania!