L’olio di oliva è uno dei condimenti più salutari che riveste un ruolo d’onore nella dieta mediterranea: ricco di acidi grassi saturi aiuta tenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo (LDL) favorendo invece quello buono (HDL). Inoltre è ricco di antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi e favorisce la regolarità intestinale. Le sue proprietà lo rendono un alleato anche in cosmesi per nutrire la pelle e come ingrediente per preparazioni per la cura della persona. Vi sono persino dei centri benessere che prevedono nei loro pacchetti trattamenti a base di olio di oliva.
Ma torniamo all’olio di oliva per uso alimentare. Ricordiamo che è importante non eccedere con le dosi per via del suo elevato contenuto calorico (circa 800 Kcal ogni 100 grammi): il consumo giornaliero di olio varia, in base al tipo di regime alimentare, orientativamente dai 2 ai 4 cucchiai da suddividere tra i vari pasti.
Ma sappiamo riconoscere un olio di oliva di qualità?
Ecco alcune semplici regole:
- Provenienza
Controllate sull’etichetta che si tratti di produzione italiana. Ma a contare non è solo il luogo di produzione ma anche e soprattutto la provenienza delle olive. Assicuratevi che siano coltivate in Italia.
- Occhio alla spremitura
Un buon olio di oliva deve riportare la dicitura spremitura a freddo o estratto a freddo. Nello specifico la temperatura di spremitura non deve superare i 27 gradi, affinché l’olio mantenga le sue proprietà organolettiche.
- Il colore
Il colore varia dal giallo paglierino o al verde e dipende questo dalla tipologia di olive, dal tipo di spremitura nonché dal trascorrere del tempo. Dunque non vi è un colore che indica la buona qualità del nostro condimento.
- No ai difetti
Se sentite tanfo di muffa o terra non è un buon olio di oliva.
- Pizzica?
Un buon olio di oliva pizzica leggermente alla gola, ed è anche un po’ amaro, per via dei polifenoli in esso contenuti. Il processo di imbottigliamento può ridurre leggermente questa caratteristica.
- Occhio ai prezzi bassi
Un olio con un prezzo troppo basso dovrebbe farvi riflettere: probabilmente non è di buona qualità o è di importazione, e quindi è probabile sia ottenuto con processi di produzione non idonei.
- Profumo
Il profumo deve essere fruttato, erbaceo, deve richiamare quindi le coltivazioni delle terre da cui proviene.