La scorsa settimana si è svolta la prima Settimana per la Prevenzione del Mal di testa. In occasione di tale evento, gli esperti hanno affrontato l’argomento, spiegando come un cattivo stile di vita possa influire negativamente su questo disturbo così frequente (pensate che solo in Italia il mal di testa affligge oltre 25 milioni di concittadini).
LO SPORT RIDUCE LO STRESS E MIGLIORA LA POSTURA, CAUSE DI MAL DI TESTA
Tra i fattori che determinano uno stile di vita poco sano vi è, oltre alla cattiva alimentazione e allo stress, anche la sedentarietà. Secondo Cristina Tassorelli, dell’Istituto Neurologico Nazionale IRCCS Mondino di Pavia: «L’attività fisica riduce lo stress e soprattutto fa produrre endorfine del benessere e fattori come il Bdnf, che “nutrono” i neuroni»
Lo sport quindi, andando ad agire sul nostro sistema nervoso, aiuterebbe a ridurre lo stress e a prevenire così i conseguenti mal di testa. Spesso però, esso è determinato, o accentuato, da una cattiva postura. E anche in questo senso lo sport può fare la sua parte per aiutarci a curare il disturbo in questione: «Se, grazie allo sport, il corpo è più elastico, – continua la dottoressa – ci guadagna anche la postura che, quando sbagliata, favorisce il mal di testa. La primavera è un buon momento per tornare ad allenarsi, scegliendo un’attività che piace per praticarla con regolarità, almeno due volte a settimana».
L’ALLENAMENTO AEROBICO RIDUCE LA FREQUENZA DEGLI ATTACCHI: LO STUDIO
Come si legge sul sito imalditesta.it, riferimento online della Settimana della Prevenzione del Mal di testa, alcuni ricercatori del Cephalea Headache Centre di Göteborg, hanno dimostrato che vi è una stretta relazione tra il mal di testa e uno stile di vita sedentario. Gli studiosi hanno effettuato una ricerca durata ben 11 anni, prendendo in esame un campione di 68.000 volontari. Ciò che è emerso è che i pazienti più sedentari erano soggetti a soffrire di mal di testa per il 14% in più rispetto ai più attivi. I ricercatori hanno poi effettuato un ulteriore studio sottoponendo 26 soggetti affetti da emicrania ad un allenamento aerobico. Anche qui gli esiti sono stati positivi: nessuno dei soggetti ha riscontrato peggioramento dei sintomi. Al contrario, negli ultimi mesi si notava una diminuzione significativa degli attacchi di emicrania, con una conseguente riduzione del ricorso ai farmaci.
Ciò avviene, oltre che per i già citati motivi, perché lo sport di tipo aerobico “consente un maggiore apporto di ossigeno, migliorando la respirazione e la circolazione sanguigna e riducendo la vasodilatazione dei vasi sanguigni cerebrali, causa degli attacchi emicranici. Non solo: un allenamento costante stimola l’elasticità e la tonicità dei muscoli prevenendone la contrazione, che, specie nel caso dei muscoli pericranici di spalle e collo, è causa di attacchi di cefalea tensiva.”
NON TUTTI GLI SPORT AIUTANO: SCEGLI QUELLO GIUSTO
È importante scegliere l’allenamento più adatto a prevenire il dolore. Alcuni sport infatti possono accentuarlo. È il caso, ad esempio, delle attività anaerobiche da fare con l’ausilio di pesi o attrezzi: lo sforzo indotto peggiorerebbe il disturbo. Gli esperti raccomandano di optare per lo sport aerobico, meglio a corpo libero, come il tennis o le arti marziali.
Di grande beneficio sono anche alcune discipline più dolci, come lo yoga e il pilates che favoriscono la distensione muscolare e psicologica.