Avete mai sentito parlare del kefir di latte? Si tratta di una bevanda piuttosto comune che negli ultimi tempi sempre più persone inseriscono nella propria dieta. Il motivo? È un toccasana per il nostro organismo, un latte probiotico dai tantissimi benefici che assomiglia molto agli yogurt probiotici in commercio. È ricco di vitamine B9, B1, B12 e K che agiscono sul sistema nervoso e renale.
Si tratta di un latte fermentato che ha origine in antichità tra le popolazioni caucasiche: la leggenda narra addirittura che sia stato direttamente Maometto a donare il kefir alle persone del posto e a spiegare loro come produrre questa bevanda miracolosa, infatti il kefir di latte è anche conosciuto come “miglio del profeta”.
Il kefir ottenuto dalla fermentazione del latte riesce a migliorare la salute dell’apparato digerente, rafforza le difese immunitarie, la pelle e i capelli. In particolare agisce sulla flora batterica intestinale, riequilibrandola in modo da migliorare la funzionalità dell’intestino. Il kefir di latte riesce a prevenire e curare patologie come acne, eczema, pressione alta, colesterolo e stanchezza cronica.
Per produrlo si utilizza generalmente latte fresco che può essere di mucca, di pecora o di capra, al quale vengono aggiunti dei fermenti granulosi. Lo si può fare comodamente a casa, basta procurarsi i granuli di kefir che si possono trovare facilmente online o in alcuni negozi specializzati: per 250 grammi di latte si consigliano 15 grammi di granuli. A questo punto non resta che aspettare la fermentazione per 24 o 48 ore (più il latte fermenta più contiene nutrimenti) ad una temperatura media di 20° C. Meglio se si utilizza un contenitore in vetro da ricoprire (non bisogna tapparlo, stiamo sempre parlando di un latte fermentato che quindi produce gas).
Se ne possono bere 1 o 2 tazze al giorno ma all’inizio si consiglia un’assunzione graduale: data la sua forte acidità infatti il kefir di latte può dare alcuni disturbi come ad esempio la nausea. Iniziate provando i primi giorni con alcuni cucchiai, in poco tempo poi il corpo di abituerà e si potrà procedere con le dosi medie consigliate.