Sulle tavole italiane, tra gli alimenti più sottovalutati troviamo i germogli di soia. Questi godono di molte proprietà benefiche per il nostro organismo e la nostra forma fisica e sono consigliati soprattutto in menopausa.
Ma cosa sono i germogli di soia? La soia è un legume che si caratterizza per l’alto contenuto di acqua e il cui consumo è particolarmente frequente nella cucina orientale. I germogli della pianta, invece, vengono considerati una verdura. Ecco allora una serie di motivi per cui inserirli a pieno titolo nel proprio regime alimentare e come consumarli.
AMICI DELLA DIETA
Innanzitutto diciamo che i germogli di soia hanno un basso valore energetico (49 Kcal ogni 100 grammi) e un alto contenuto di acqua, per questo sono un ottimo alimento nelle diete: stimolano la diuresi e sono detossinanti. La presenza di lecitina, invece, aiuta a ridurre il colesterolo cattivo.
BUONA DIGESTIONE
I germogli di soia sono ricchi di enzimi che aiutano la digestione; l’alto contenuto di fibre, invece, favorisce il transito intestinale.
IN MENOPAUSA
Il loro consumo è consigliato durante la menopausa per la presenza di fitoestrogeni che aiutano a contenere gli sbalzi ormonali; inoltre i germogli di soia facilitano l’assimilazione della vitamina D particolarmente utile per la salute delle ossa. Durante la menopausa infatti è frequente l’insorgere di osteoporosi.
COME MANGIARLI
Sebbene i germogli di soia mantengano maggiormente le loro qualità nutrizionali da crudi, si consiglia di sbollentarli prima di procedere a qualsiasi preparazione per via del rischio di contaminazione batterica che li caratterizza.
Dopo averli sbollentati potete inserirli in insalate di verdure miste. In alternativa potete cucinarli in padella con zucchine, carote e peperoni e condire gli spaghetti.
In ogni caso è bene non esagerare con il consumo e non superare i 50 grammi giornalieri. Il motivo? Poiché contengono acido fitico ed un consumo eccessivo interferisce con l’assorbimento di calcio e ferro.
