Numerose ricerche sostengono che ci sia un legame tra lo sport e il miglioramento di memoria e concentrazione.
Che l’attività fisica facesse bene all’organismo è cosa nota. Migliora la salute del cuore, l’umore e l’obesità. Che però l’attività fisica fosse indicata per prevenire malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson è una teoria relativamente recente.
Diverse ricerche infatti sostengono che una moderata attività fisica migliora la concentrazione e la memoria. Allo stesso tempo servirebbero da “schermo” per la prevenzione di patologie neurologiche. Fare sport mantiene in forma il cervello e tutte le nostre abilità cognitive. Gli studiosi affermano che bastano 10 minuti di attività fisica al giorno per avere effetti benefici su memoria e concentrazione.
Le ricerche sull’irisina
Studi approfonditi hanno inoltre dimostrato che con 6 mesi di allenamento continui si riesce addirittura a contrastare e ad azzerare i primi danni del cervello causati dall’invecchiamento. Fare attività fisica sarebbe dunque una terapia preventiva ideale contro le malattie neurodegenerative. Buona parte del merito è dell’irisina, un ormone prodotto durante lo svolgimento dell’attività fisica. L’irisina “trasformerebbe” l’esercizio fisico in salute. Più ci si allena più aumenta l’irisina che va inoltre a contrastare altre patologie come diabete e obesità.
Attualmente sono in fase di svolgimento altre ricerche sull’irisina. Queste infatti hanno l’obiettivo di capire con precisione gli effetti dell’irisina sul metabolismo per trovare delle soluzioni concrete alle cattive abitudini alimentari.