Conoscete la differenza tra una centrifuga ed un estratto? Entrambi i prodotti sono bevande naturali a base di frutta e/o verdura, da preparare in casa, mediante l’apposito elettrodomestico. Ma non sono esattamente la stessa cosa, anche dal punto di vista nutrizionale. Cerchiamo allora di capire meglio quali sono i benefici di centrifugati ed estratti e di conoscerne le differenze.
Frutta e verdura: i benefici
“Il consumo quotidiano di frutta e verdura – spiega l’omeopata ed esperta in nutrizione Paola Rosaspina – è molto raccomandato, dato il notevole apporto di vitamine e sali minerali in esse contenuto.” Inoltra questi alimenti fanno bene al nostro intestino, grazie all’alto contenuto di fibre. In particolare d’estate, quando per via del caldo si tende a sudare, il consumo di frutta e versura risulta particolarmente utile per reintrodurre vitamine e Sali minerali, oltre che per abbassare l’introito calorico e idratare l’organismo. L’esperta spiega inoltre che “frutta e verdura devono essere compresenti nell’alimentazione poiché ciascun alimento apporta una tipologia vitaminica, di fibre e di zuccheri diversi.”
Sebbene sia meglio consumare frutta e verdura in forma intera, centrifugati ed estratti rappresentano una buona alternativa. Secondo l’esperta se ne possono consumare “anche 3-4 bicchieri al giorno: per esempio come spuntino mattutino, come merenda pomeridiana e la sera dopo cena; oppure prima dei pasti principali” e sono da preferire ai succhi industriali che spesso contengono aggiunte di zuccheri semplici che fermentano nell’intestino. Inoltre per centrifugati ed estratti dal valore nutritivo più elavate non dimenticate le spezie, le quali “non fungono soltanto da insaporitori ma hanno uno scopo ‘nutraceutico’, ovvero di nutrimento e cura insieme.”
Quali sono le differenze?
La centrifuga frulla la verdura e gli ortaggi e perciò è ricco di una buona parte di fibre. Sono escluse solo le più grossolane. L’esperta spiega che però la centrifuga, a differenza dell’estratto, deve essere consumato appena fatto: “se lasciato infatti sul tavolo o in frigo anche solo un’ora, l’ossigeno ne ossida il contenuto, facendogli perdere le capacità nutritive e potere enzimatico delle vitamine”.
“L’estrattore estrae essenzialmente solo la parte liquida ed essenziale dell’alimento, escludendo quasi completamente le fibre, che rimangono nel filtro della macchina. Non bisogna però dimenticare la loro importanza, per il buon funzionamento del nostro intestino. “ Il vantaggio degli estratti risiede nel fatto che ossidano molto meno e quindi una volta preparati si possono consumare in frigo e consumare entro qualche ora senza che i principi nutritivi siano compromessi. Inoltre nel caso si vogliano preparare estratti bisogna far attenzione all’acquisto dell’estrattore. Paola Rosaspina suggerisce di comprare un estrattore con velocità non superiore a 40 giri al minuto, onde evitare che il troppo calore annienti enzimi e vitamine del prodotto risultante.
Fonte: consumatrici.it