Per risparmiare sull’acquisto dei biglietti aerei bisogna prenotare con un certo anticipo, si sa. Ma quanto esattamente? Un economista giapponese rivela il momento perfetto in cui trovare il prezzo più basso.
Finalmente un aiuto a chi si ritrova spesso, ma anche eccezionalmente, a dover cercare un volo conveniente. Quante volte infatti, sapendo di dover partire, vi siete ritrovati davanti al vostro pc sconcertati dai prezzi esorbitanti dei voli? A veder la cifra che dovreste spendere, quasi l’entusiasmo per il viaggio scema un pochino, e se il vostro non era un viaggio di diletto, diventa ancora meno piacevole.
Il problema è che si sbaglia il momento in cui cercare il volo. I prezzi dei biglietti aerei, infatti, variano nel tempo e molto spesso si riesce a trovare il volo low-cost solo per poche ore perché qualcuno vi frega sul tempo! Posti esauriti in un battibaleno. Insomma una vera e propria corsa contro il tempo.
Chi non si arrende e sa di voler acciuffare l’offerta giusta continua ad interrogare i sistemi di ricerca o a far avanti e indietro dall’agenzia viaggi, in attesa del volo più conveniente, ma non sempre si ha tutto questo tempo a disposizione e comunque le tempistiche di organizzazione del viaggio non sempre lo consentono logisticamente.
L’ideale sarebbe sapere con esattezza quando i prezzi si abbassano. Buone nuove! Se vi state chiedendo quale sia il momento perfetto per trovare il volo a basso costo, un economista giapponese, Makoto Watanabe, docente presso l’Università Carlo III di Madrid ha elaborato una formula matematica che risponda a questo quesito: il momento migliore per trovare un biglietto aereo a prezzo conveniente sarebbe 8 settimane prima della partenza, mentre il peggiore sarebbe 2 settimane prima, quando troverete, invece, il volo a prezzi triplicati.
Perché questo anticipo? Le motivazioni risiedono tutte in una politica di gestione delle compagnie aeree che cercano di fare in modo che i passeggeri acquistino il volo il prima possibile, incentivandoli con un prezzo conveniente: questo dà loro la possibilità di gestire e programmare eventuali annullamenti per una richiesta troppo bassa.
Allora perché 8 settimane e non di più? Perché altrimenti non sarebbe vantaggioso per il passeggero. Troppo anticipo, infatti, non andrebbe bene per chi si ritrova a prenotare il volo, per via del rischio di dover, in caso di un qualsiasi inconveniente, cambiare la data della partenza. Questo infatti comporterebbe un costo aggiuntivo al passeggero.
Il tempo ottimale che sia vantaggioso per entrambe le parti, passeggeri e compagnia aerea, è dunque 8 settimane.
E non è tutto! Il professor Watanabe avrebbe anche individuato il momento della giornata entro il quale il volo risulterebbe più basso, ossia nel pomeriggio. Questo, infatti è, secondo le compagnie aeree, il momento in cui i passeggeri che viaggiano per motivi piacere si ritrovano a prenotare. Ed è allora che viene incentivato l’acquisto. Chi si sposta per lavoro, invece, tende a prenotare al mattino.
Ovviamente vi sono anche casi differenti: stiamo parlando di offerte vantaggiose, 2 o 3 ore prima del volo. In questi casi eccezionali, la compagnia mira a recuperare l’introito di biglietti che altrimenti risulterebbero invenduti.