Da qualche anno sono sempre di più le persone intolleranti al glutine ma c’è ancora difficoltà nel riconoscere i sintomi.
La celiachia è una malattia che ogni anno colpisce sempre più persone: si tratta di una intolleranza al glutine che si manifesta attraverso diarrea cronica, gonfiore e dolore addominale. In molti però non riescono a riconoscere i sintomi e non vanno a indagare sul loro stato di malessere mettendo così a repentaglio la loro salute.
Come afferma la Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia in Italia sono più di 198mila le persone celiache, con un aumento del 13% rispetto a pochi anni fa. Ad esserne più colpite sono le donne e la fascia d’età compresa tra i 19 e i 40 anni. Secondo la relazione però c’è ancora tanto da lavorare perché sarebbero oltre 400mila i casi ancora non diagnosticati. Nel mondo infatti si calcola che le persone celiache siano circa l’1% della popolazione mentre in Italia il dato è ancora fermo allo 0,3%.
Per diagnosticare l’intolleranza al glutine c’è bisogno di sostenere alcuni specifici esami in vigore dal 2015 e che fanno parte di un nuovo protocollo diagnostico specifico per questa patologia: è necessario fare degli esami del sangue su specifici anticorpi, oltre ad una biopsia dell’intestino tenue che deve verificare, attraverso esame istologico, l’atrofia dei villi intestinali. La scienza sta facendo passi da gigante in questo settore e nel 2016 alcuni ricercatori di Granada hanno sviluppato un esame diagnostico capace di verificare la celiachia nei bambini solo attraverso la puntura di un dito.
Se avete dei dolori frequenti chiedete subito al vostro medico di fiducia di fare gli esami del caso: quando viene diagnosticata la celiachia si ha diritto all’erogazione gratuita di prodotti senza glutine visto che questa è l’unica terapia perseguibile per chi soffre di questa patologia. Negli ultimi anni sono tanti i prodotti senza glutine che è possibile reperire praticamente ovunque, compresi i supermercati.