Quando la colonnina di mercurio sale il nostro cervello va in difficoltà e ci comportiamo in maniera stupida, lo dice la scienza.
Quando l’estate è nel vivo e la colonnina di mercurio sale vertiginosamente vi è mai capitato di aver fatto una cosa stupida? Avete dimenticato il portafogli al bar, vi siete scordati un appuntamento o cose del genere? Non vi preoccupate, la scienza dice che è normale: il caldo infatti ci dà alla testa, letteralmente.
Gli scienziati sono riusciti a dimostrare che quando fa molto caldo il nostro cervello va in difficoltà limitando le abilità cognitive e rendendoci… stupidi! A dimostrarlo sono stati gli studiosi di Harvard che, dopo l’estate record del 2016 con temperature altissime, hanno deciso di iniziare a studiare gli effetti del caldo sulle capacità cognitive di soggetti sani cercando di dimostrare che se i cambiamenti climatici continueranno a persistere e aumenteranno le temperature medie il nostro intelletto ne soffrirà. Essi hanno preso in esame un campione di 44 volontari che sono stati divisi in due abitazioni differenti: il primo è stato messo in un edificio moderno con aria condizionata, l’altro in un edificio risalente al 1930 che non aveva il condizionatore. I volontari sono stati monitorati per 12 giorni nei quali hanno trascorso il loro tempo in questi luoghi e i ricercatori inoltre hanno sottoposto loro due test. Il primo test riguardava il riconoscimento di parole e colori, il secondo test la risoluzione di alcuni problemi matematici molto semplici.
Dallo studio è emerso che durante i giorni più caldi il gruppo che dormiva senza aria condizionata è risultato più lento nella risoluzione del test dei colori e ha fatto più errori in quello di matematica mentre l’altro gruppo è stato più attento e veloce. Da ciò gli studiosi hanno sviluppato la tesi che il caldo limita le nostre abilità cognitive rendendoci, di fatto, più lenti e macchinosi, insomma un po’ più stupidi.