Le vacanze sono uno dei momenti più attesi dell’anno. Stacchiamo dagli impegni lavorativi, dalle scadenze incombenti, vediamo posti nuovi e ci sentiamo più liberi. Ma siamo sicuri di affrontarli nel modo giusto? Non è raro che si ritorni dalle ferie più stressati di prima e c’è chi, alla fine, ha bisogno di una vacanza dalla vacanza. Come mai? Forse l’errore non sta solo in quello che si fa, ma anche nel come lo si fa.
Ciò che deve cambiare è l’attitudine del nostro modo di vivere. Abbiamo preso allora spunto dalle parole di Raffaele Morelli, in un video su Riza.it.
Ciò che bisogna fare è ricaricare il cervello. Ma per farlo dobbiamo riscoprire la nostra unicità. “Il cervello è come il seme e ha in sé la spinta dell’unicità”. Dobbiamo liberarci dall’identità che ci siamo costruiti nella società, dunque ripeterci che noi non siamo il nostro lavoro, né il padre o la madre, e che non somigliamo a nessuno. Quando ci liberiamo dalla nostra persona così come l’abbiamo definita, come una maschera, possiamo riscoprire noi stessi.
Allora ecco le chiavi giuste per la vacanza: “creatività, gioco, essere nelle cose come sono, non cercare di cambiare vita, niente progetti, niente sguardi sul passato, molta attività fisica.” C’è chi nelle vacanze pensa di recuperare le energie semplicemente dormendo, facendo il classico pisolino, eppure, sottolinea lo psicologo, in questo modo si possono prendere fino a 3 kg.
Un’altra chiave fondamentale per vivere nel modo giusto le vacanze è “soprattutto ricordarsi che tutto ciò che ho pensato fino ad adesso era semplicemente un’opinione”. Dunque andate alla scoperta di voi stessi, scoprendo atteggiamenti nuovi, desideri nuovi: potreste rendervi conto di provare cose che prima non pensavate vi appartenessero. “Stando con se stessi – aggiunge Morelli – senza giudici, il cervello produce la massima capacità generatrice.”
E terminiamo con un post su Facebook dello psicologo: “Negli ultimi anni ci si è abituati alla vacanza come allo stare in mezzo agli altri. Ma il cervello si rigenera soltanto nel silenzio, nell’assenza di pensieri, nel fantasticare e nell’immaginare. Insomma: state in mezzo ai vostri amici, divertitevi, ma trovate qualche istante per stare con voi stessi. Estraniarsi serve a ricordarci che dentro ciascuno di noi abita, nascosto nella profondità del nostro essere, il tesoro della nostra unicità. Ogni tanto un po’ di solitudine, il percepire il vuoto che ci abita, ci ricorda che non assomigliamo a nessuno e che ciascuno ha un viaggio solo suo da compiere. Le vacanze servono a ricordarcelo.”