Olio di oliva di qualità: ecco come riconoscerlo

L’olio di oliva è uno dei condimenti più salutari che riveste un ruolo d’onore nella dieta mediterranea: ricco di acidi grassi saturi aiuta tenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo (LDL) favorendo invece quello buono (HDL). Inoltre è ricco di antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi e favorisce la regolarità intestinale. Le sue proprietà lo rendono un alleato anche in cosmesi per nutrire la pelle e come ingrediente per preparazioni per la cura della persona. Vi sono persino dei centri benessere che  prevedono nei loro pacchetti trattamenti a base di olio di oliva.

Ma torniamo all’olio di oliva per uso alimentare. Ricordiamo che è importante non eccedere con le dosi per via del suo elevato contenuto calorico (circa 800 Kcal ogni 100 grammi): il consumo giornaliero di olio varia, in base al tipo di regime alimentare, orientativamente dai 2 ai 4 cucchiai da suddividere tra i vari pasti.

Ma sappiamo riconoscere un olio di oliva di qualità?

Ecco alcune semplici regole:

  1. Provenienza 

Controllate sull’etichetta che si tratti di produzione italiana. Ma a contare non è solo il luogo di produzione ma anche e soprattutto la provenienza delle olive. Assicuratevi che siano coltivate in Italia.  

 

  1. Occhio alla spremitura

Un buon olio di oliva deve riportare la dicitura spremitura a freddo o estratto a freddo. Nello specifico la temperatura di spremitura non deve superare i 27 gradi, affinché l’olio mantenga le sue proprietà organolettiche.

 

  1. Il colore

Il colore varia dal giallo paglierino o al verde e dipende questo dalla tipologia di olive, dal tipo di spremitura nonché dal trascorrere del tempo. Dunque non vi è un colore che indica la buona qualità del nostro condimento.

 

  1. No ai difetti

Se sentite tanfo di muffa o terra non è un buon olio di oliva.

 

  1. Pizzica?

Un buon olio di oliva pizzica leggermente alla gola, ed è anche un po’ amaro, per via dei polifenoli in esso contenuti. Il processo di imbottigliamento può ridurre leggermente questa caratteristica.

 

  1. Occhio ai prezzi bassi

Un olio con un prezzo troppo basso dovrebbe farvi riflettere: probabilmente non è di buona qualità o è di importazione, e quindi è probabile sia ottenuto con processi di produzione non idonei.

 

  1. Profumo

Il profumo deve essere fruttato, erbaceo, deve richiamare quindi le coltivazioni delle terre da cui proviene.

Giusi Lombardo

Appassionata e Amante del benessere a 360°. Amo scrivere e condividere tutto quello che so.

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