I luoghi abbandonati hanno un fascino particolare, quasi surreale. Alcuni hanno una storia degna di interesse che aggiunge loro ulteriore valore: un motivo in più per decidere di visitare questi luoghi in cui l’attività umana, cessata da tempo, si sta facendo sentire ora per quanto concerne la valorizzazione e la tutela.
Ecco allora 5 posti abbandonati da visitare per il loro fascino e loro storia:
Il comune di Craco, di soli 762 abitanti, si trova in provincia di Matera in Basilicata. Nel 1963 fu fatto evacuare per via di una frana e i cittadini si trasferirono a valle. Divenuto una sorta di città fantasma, caratteristico per la sua atmosfera surreale, Craco è oggi una meta turistica. Fu set del film di Rocco Papaleo) e dal 2010 tutto il borgo è rientrato nella World Monuments Fund (Monumenti del mondo da salvaguardare).
Il Lago di Resia è un bacino artificiale che nasce nel 1950, quando venne fatta costruire una diga che riunisse il lago di San Valentino alla Muta, il Curon e il Resia appunto. Il centro abitato fu così progressivamente sommerso: si trattava di oltre 500 ettari di terre coltivate di 163 case. Oggi dalle acque emerge, i un’atmosfera surreale, il campanile della chiesa trecentesca.
A circa 30 Km da Siena, nel Comune di Chiusdino, sorge meraviglioso un monastero cistercense. È l’abbazia di San Galgano, parte di un complesso che include anche l’Eremo o Rotonda di Montesiepi. Poiché soggetta per secoli a brigantaggio, l’abbazia subì una serie di crolli, per cui oggi restano le mura. Divenne anche una fonderia fino a che nel 1926 venne restaurata. Da visitare assolutamente.
Un altro borgo abbandonato: è Pentedattilo, frazione del comune di Melito Porto Salvo, in Calabria. Il paese, arroccato sulla rupe del Monte Calvario, fu abbandonato negli anni 70 quando i cittadini iniziarono a trasferirsi a valle. Negli ultimi decenni il borgo è stato riscoperto grazie ad una serie di associazioni. Sono rinate attività artigianali, botteghe per la vendita di prodotti tipici e pian piano si sta operando un’opera di ripristino. Un esempio virtuoso!
Nell’Area Marina Protetta di Portofino si trova una statua bronzea sommersa, denominata il Cristo degli Abissi. L’opera è posta dal 1954 sul fondale della baia di San Fruttuoso ad una profondità di 15 metri. Fu voluta da Duilio Marcante, un sub che, a seguito della perdita dell’amico e compagno di immersioni, volle l’opera per ricordare i morti in mare. È meta di molti sub ed è possibile anche fare delle “visite in video barca”.