Quanto gli italiani stimano di essere in uno stato di benessere? Sicuramente meno rispetto a quella che è la valutazione della media europea. È il Better Life Index a rivelarci questi risultati. Il Better Life Index è il parametro che l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) elabora in base a quanto dichiarato dai cittadini circa il proprio stato di benessere. Ecco perché parliamo di benessere soggettivo. Per elaborare tali risultati si fa riferimento ad una serie di ambiti, come stato di salute, istruzione, equilibrio-lavoro vita, abitazione, benessere soggettivo, occupazione e guadagni, impegno civile.
Ebbene, l’Italia, secondo quanto stimato, è al di sotto della media OCSE di 0,6 punti. Si attesta a 6 infatti il valore che esprime il grado di soddisfacimento italiano complessivo, contro il 6, 6 della media Ocse.
“L’Italia vanta buoni risultati in poche valutazioni sul benessere” collocandosi “al di sopra della media in quanto a equilibrio lavoro-vita privata e stato di salute; ma al di sotto della media in quanto a impegno civile, abitazione, benessere soggettivo, qualità ambientale, occupazione e guadagni, e istruzione e competenze”. (OCSE)
Il reddito medio influisce sulla valutazione
Come riporta il documento di sintesi dei risultati, How’s Life? 2015 Measuring Well-being, “I Paesi maggiormente colpiti dalla perdita di reddito delle famiglie dal 2009 (come Grecia, Portogallo, Italia e Spagna) continuano a subirne le conseguenze in altri modi, da alti livelli di disoccupazione e guadagni diminuiti, ad alloggi meno convenienti.”
Ecco che il grado di soddisfazione in molti ambiti subisce variazioni anche in relazione al variare del reddito disponibile.
“Sebbene non possa comprare la felicità, il denaro è uno strumento importante per godere di un tenore di vita più agiato” spiega l’OCSE. “In Italia, il reddito medio disponibile pro-capite aggiustato è pari a USD 25 166 annui, pertanto leggermente inferiore alla media OCSE, pari a USD 25 908 annui. Si riscontra, tuttavia, un notevole divario tra le fasce più ricche della popolazione e quelle più povere – il 20% più ricco della popolazione, infatti, guadagna circa il sestuplo delle somme guadagnate dal 20% più povero”.
Sempre l’OCSE ci spiega che “Il 74% circa degli adulti nel Paese, con un reddito disponibile compreso nel 20% più elevato, indica che la propria salute è ‘buona’ o ‘molto buona’”, mentre la percentuale scende al 63% per i soggetti con reddito disponibile compreso nel 20% più basso.
In quali ambiti l’Italia supera la media OCSE? Nell’aspettativa di vita alla nascita che risulta essere di 82 anni contro gli 80 delle media dei Paesi OCSE. In particolare tale valore per gli Italiani è di 85 anni per le donne e di 80 per gli uomini.