I bimbi a tavola, si sa, fanno spesso i capricci e si finisce per assecondarli “purché mangino qualcosa”. Ma abituare i bambini ad un’alimentazione sana ed equilibrata è indispensabile per la salute del piccolo e per la sua forma fisica. Questo aiuterà il bambino anche nell’adolescenza, quando si inizia ad avere un’attenzione maggiore per il proprio corpo, a sentirsi in armonia con se stesso e a non ricorrere a drastiche diete, comuni tra i giovani e spesso pericolose per la salute.
Non si tratta di far fare al piccolo restrizioni o evitamenti, ma semplicemente di abituarlo a sane abitudini e ad assaporare i cibi salutari. Si parte dalla più tenera età.
Ecco allora alcuni consigli su cosa fare e cosa non fare.
REGOLA NUMERO 1: il bambino impara da te.
Certo è che il bambino impara dai genitori come ci si comporta e anche le abitudini alimentari si tramandano. E’ inevitabile che il bambino si abitui a mangiare quello che vede che mangiano mamma e papà. Errori comuni sono le porzioni, spesso troppo abbondanti, o l’assenza dalla tavola di frutta e verdura. Ad ogni pasto prepara un’insalata e mettila sul tavolo. Mangiatela anche voi grandi (fa bene a tutti) e vedrete che il piccolo pian piano troverà normale assaggiarne. Non escludete dalla tavola i cibi che non piacciono a mamma e papà. Il fatto che se ne privino i grandi non vuol dire che debbano farlo i piccoli.
REGOLA numero 2: no alle discussioni sul cibo!
E’ molto comune durante i pasti degli italiani: la mamma porta il cibo in tavola e il papà o uno dei membri della famiglia si lamenta perché è poco saporito, perché c’è un ingrediente indesiderato, perché quel giorno si era chiesto dell’altro. Questo atteggiamento, non solo rende il pasto un momento di riunione familiare poco piacevole, ma legittima il bambino a non mangiare un cibo solo per capriccio e a lagnarsi le volte seguenti sull’esempio dei più grandi.
REGOLA NUMERO 3: fallo scegliere ma…
Anche per il bambino mangiare deve essere un piacere, quindi è anche giusto che scelga cosa mangiare, ma dategli delle opzioni: piuttosto che chiedere “cosa vuoi mangiare oggi?” o al contrario imporgli un cibo che il bambino non gradisce affatto, chiedetegli “come vuoi le uova, strapazzate o al tegamino?” oppure “preferisci zucchine o melanzane?”. Il bambino imparerà ad adattarsi, ma sentirà di essere considerato.
REGOLA NUMERO 4: si alle “concessioni”
Alimentazione sana non vuol dire che il piccolo debba privarsi di quei piccoli piaceri del palato. L’importante è non esagerare. Si a qualche caramella ma no alle scorpacciate; non sostituite i pasti principali con merendine e biscotti, ma riservateli per la merenda e la colazione.