Quanto è importante fare attività fisica? Davvero molto più di quanto pensiamo! Si pensi che in Europa il 10% dei decessi è causato dall’assenza di attività fisica, in valori assoluti parliamo di ben un milione di morti l’anno. Inoltre sempre la sedentarietà è causa di molte malattie: il 5% di malattie coronariche, il 7% di diabete mellito di tipo 2 , e il 19% tra tumori al seno e al colon sono determinati proprio dall’assenza di movimento.
Le direttive dell’OMS: quanta attività svolgere?
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) anche sulla base di tali dati ha presentato le nuove Linee Guida per L’attività fisica 2016-2020. Ebbene, mantenersi in attività per giovare alla nostra salute è molto più semplice di quel che si crede. Basterebbero 20 minuti al giorno. O meglio, per essere più precisi, l’OMS fa una differenza tra gli adulti e i bambini: i primi dovrebbero svolgere 150 minuti la settimana mentre i secondi necessitano di 60 minuti al giorno.
In Italia purtroppo il trend è tutt’altro che positivo a riguardo: il 60% degli individui al di sopra dei 15 anni dichiara di non praticare assolutamente attività fisica. Un dato questo al di sotto della media europea (dove i sedentari sono rappresentati dal 42%) ed addirittura sconvolgente se paragonato alla Svezia, il paese che detiene il primato per il basso tenore di sedentarietà che si attesta intorno al 9%. Ciò vuol dire che il restante 91% degli Svedesi pratica attività fisica regolarmente. Un dato esemplare! La dimostrazione che si può!
Se poi si va a restringere il campo di indagine sugli adolescenti tra i 13 e i 15 anni di età, la situazione è ancora meno promettente: solo il 34% pratica attività fisica e sono soprattutto le ragazze quelle che riducono l’attività fisica dopo gli anni 11 anni. E consideriamo inoltre che, secondo quanto svelato dalla “Childhood Obesity Surveillance Initiative” (l’iniziativa di monitoraggio dell’obesità infantile), che i bambini fino 8 anni di età che sono sovrappeso rappresentano ben il 50%.
Essere sedentari danneggia anche le nostre tasche
Gli effetti di queste tendenze non sono solo sulla salute, che di sicuro rappresenta il più importante degli aspetti, ma anche sull’economia: si spende moltissimo sia in termini di costi diretti sostenuti dalla sanità, che di costi indiretti per via di tutte le persone che richiedono congedi per malattia. Un dato per rendersi conto di tale incidenza? In una popolazione di 10 milioni di persone il costo annuale è di ben 910 milioni di euro.
Ritornando alle indicazioni dell’OMS: i tre obiettivi mondiali
Come detto gli adulti dovrebbero svolgere 150 minuti di attività fisica la settimana e i bambini 60 minuti al giorno. Come spiega l’OMS “aumentare i livelli di attività fisica è un fattore importante per il raggiungimento di altri tre obiettivi mondiali: ottenere una riduzione relativa del 25% della mortalità precoce dovuta a malattie cardiovascolari, tumori, diabete o malattie respiratorie croniche; ottenere una riduzione relativa del 25% della prevalenza dell’ipertensione, oppure, a seconda della situazione nazionale, contenere la prevalenza dell’ipertensione; fermare l’aumento del diabete e dell’obesità”.